Nessuna regola è infallibile. Ci sono solo errori da non commettere.
I Verdi sono come i cocomeri: verdi fuori ma rossi dentro.
La stabilità è l'obiettivo naturale per ogni espressione di potere politico ed è una finalità indispensabile per una nazione che ha conosciuto cinquanta anni fa le conseguenze nefaste di un periodo di estrema debolezza governativa, crisaiola e poco concludente.
Chiudo un occhio sui peccati di gola purché non si consumino con troppi generi d'importazione danneggiando la bilancia commerciale. Almeno per l'attuale periodo perfezionerei un famoso detto popolare: "Moglie, cibi e buoi...", comprendendo in questi ultimi soprattutto quelli destinati a bistecche.
Io distinguerei i morali dai moralisti, perché molti di coloro che parlano di etica, a forza di discutere non hanno poi il tempo di praticarla.
L'umiltà è una virtù stupenda. Ma non quando si esercita nella dichiarazione dei redditi.
Si fanno le regole per gli altri, e delle eccezioni per sé stessi.
Nessuna regola è così generale da non ammettere qualche eccezione.
Se avessi rispettato tutte le regole, non sarei arrivata da nessuna parte.
L'operare senza regole è il più faticoso e difficile mestiere di questo mondo.
La regola d'oro è che non esistono regole d'oro.
Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall'interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole.