C'è solo un modo per rimediare al male, ed è combatterlo con lo stesso male.
Cerca di essere te stesso e non la tua ombra o te ne andrai senza sapere che cos'è la vita.
A volte la fatica cancella tutto e non concede la possibilità di capire che l'unico modo valido di seguire la ragione è abbandonarsi a una corsa sfrenata sul cammino della follia.
A volte non è concesso scegliere, nella vita. L'unica cosa concessa è quella di decidere con chi spartire la gabbia.
C'è solo da accettare quello che accade e continuerà ad accadere, nello stesso modo in cui lui accetta senza reazione di essere rinchiuso in quel bianco finché lui stesso non arriverà a farne parte.
A volte immaginare la verità è molto peggio che sapere una brutta verità. La certezza può essere dolore. L'incertezza è pura agonia.
Non di rado i grandi mali hanno sui meno grandi almeno questo vantaggio, che persuadono la rassegnazione.
Imparando a conoscere i mali della natura, si disprezza la morte; imparando a conoscere quelli della società, si disprezza la vita.
Ognuno guarda i mali altrui con altro occhio che non guardi i suoi.
Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo.
C'è chi non ha mai fatto male solo perché non ne ha avuta l'occasione.
Se gli uomini potessero operare impunemente, non esiterebbero a compiere il male. Né dopo si sentirebbero peggiori.
Mai si fa il male così a fondo e così allegramente quando lo si fa per obbligo di coscienza.
L'occasione di far del male si trova cento volte al giorno, quella di far del bene una volta all'anno.
La pia finzione secondo la quale il male non esiste lo rende soltanto vago, enorme e minaccioso.
Se varie cose che sarebbero potute andar male non l'hanno fatto, alla fine scoprirai che sarebbe stato meglio se l'avessero fatto.