Un funerale fra gli uomini è forse una festa fra gli angeli.
È l'uomo umile che fa le grandi cose, è l'uomo umile che fa le cose audaci.
Il temperamento artistico è una malattia che affligge i dilettanti.
La Bibbia ci dice di amare il nostro prossimo, e anche di amare i nostri nemici; probabilmente perché di solito si tratta delle stesse persone.
Le grandi opere letterarie sono sempre allegoriche: allegoriche di una qualche visione totale del mondo.
Sarebbe invero opportuno che noi ci radunassimo a piangere la casa dove qualcuno viene alla luce, considerando i molteplici mali dell'umana vita; ma chi morendo pose fine ai gravi travagli, a questo gli amici dovrebbero celebrare le esequie con ogni lode e gioia.
Funerale. Uno spettacolo con cui attestiamo il nostro rispetto per il morto arricchendo l'impresario delle pompe funebri, e corroboriamo il nostro dolore con una spesa che rende più profondi i nostri gemiti e raddoppia le nostre lacrime.
Bisogna sempre andare ai funerali degli altri, altimenti loro non verranno al vostro.
Poco importa per chi è morto avere suntuosi funerali: sono vane pompe che lusingano solo la vanità dei superstiti.
Anche i funerali hanno qualcosa di buono: servono per far riconciliare le famiglie.
Molti funerali gettano discredito sul medico.