Se la politica perde la dimensione pedagogica, non è più buona politica.— Gianfranco Fini
Se la politica perde la dimensione pedagogica, non è più buona politica.
Il comunismo è la più grande e sanguinosa illusione che l'umanità abbia partorito.
Il dibattito è democrazia ed è tipico di un partito e noi siamo un partito. Mi preoccuperei se non ci fosse discussione.
Una politica che spesso guarda allo specchietto retrovisore è importante che abbia la consapevolezza di ciò che è avanti a noi per mantenere testa l'attenzione dei giovani verso le istituzioni.
La sinistra non ha ancora capito che il cambiamento non si fa con quel riformismo illuminato che cala dall'alto le sue ricette di laboratorio, ma si realizza solo con una rivoluzione conservatrice, ben agganciata alle radici, all'identità.
Io ho dato loro una spada. E loro l'hanno piantata dentro di me, e l'hanno girata con gusto. E io penso che se fossi stato nella loro posizione, avrei fatto lo stesso.
Gli italiani sono un popolo di sedentari. Chi fa carriera ottiene una poltrona.
Nelle crisi politiche, il più difficile per un uomo onesto non è fare il suo dovere, ma conoscerlo.
Ogni legge che restringe in più precisi e chiari limiti la legge stessa, è preferibile, ceteris paribus, ad un'altra che lo fa meno. Assioma che credo evidente in politica.
Normalmente la commistione tra scacchi e politica va a finire male. Il significato di essere campione del mondo, re degli scacchi, è quello di rinforzare la piramide mondiale scacchistica, un regno che non ha frontiere. Unire gente di varie confessioni, varie fedi, culture, etnie.
Oggi alla politica insegnata si è dato il nome plurale e spiritoso di scienze politiche (anche Obama ci si è laureato), per non dire della scienza della finanza, che ha usurpato la conoscenza del bene e del male, già riservata a una mela.
Le politiche universitarie sono viziose in virtù del fatto che le poste in gioco sono così piccole.
Un presidente deve capire la politica per governare, ma può essere eletto anche se non è così.
Il compito della politica non è di dare le risposte, ma fornire la cornice che permetta a ognuno di cercare e trovare la sua risposta.
La politica sociale è la disperata decisione di operare i calli di un malato di cancro.