L'uomo può amare se non con la speranza di essere riamato.
L'uomo vecchio ha per nemico tutta la natura.
L'amore di un libertino fa molto in fretta a raffreddarsi se non viene opportunamente nutrito e le donne un po' sperimentate lo sanno.
Ingannare uno sciocco significa far le vendette dello spirito.
A Roma ci sono molte cose che nei primi giorni sorprendono, ma alle quali si fa poi l'abitudine. Non esiste città cattolica in cui ci si preoccupi meno della religione.
La realtà dipende dall'immaginazione.
Se si elimina il vedersi, il parlarsi e lo stare insieme, si dissolve la passione amorosa.
L'amore getta un ponte tra due sponde. La distanza rimane.
L'amicizia fa amare la vita, l'amore dà gusto alla morte.
Togliete l'amor proprio all'amore, ben poco resta. Una volta mondato della vanità, diventa un convalescente, che appena riesce a trascinarsi.
Ci vuole molto poco per riempire un grande cuore.
Si possono amare gli altri solo quando amiamo noi stessi perché questo sentimento nasce nel terreno fertile che abbiamo coltivato nel nostro campo.
Qualsiasi essere amato - anzi, in una certa misura qualsiasi essere - è per noi simile a Giano: se ci abbandona, ci presenta la faccia che ci attira; se lo sappiamo a nostra perpetua disposizione, la faccia che ci annoia.
Il nostro fallo dovrebbe avere gli occhi; grazie a essi potremmo credere per un momento di aver visto l'amore da vicino.
Solo gli amori irrealizzati sono eterni.
Non amiamo mai nessuno. Amiamo solo l'idea che ci facciamo di qualcuno. È un concetto nostro quello che amiamo: insomma, amiamo noi stessi.