Molte morti sono suicidi truccati.
Capita a volte di sentirsi per un minuto felici. Non fatevi cogliere dal panico: è questione di un attimo e passa.
Se una lezione ho imparato riguardo a questa cosa strana che è la vita, è che conviene viverla come se... Come se fossero reali tutte le larve che ci siamo inventate (amore, amicizia, famiglia, gloria, Dio...), di cui si maschera il niente.
I pregiudizi han più sugo, talvolta, dei giudizi.
Un pene innamorato è spesso balbuziente.
L'amore: un sentimento inventato. Ciò che conta è il gioco della seduzione, il rituale di piacere a qualcuno.
Stima la vita al suo giusto valore chi l'abbandona per un sogno.
D'animo molto meschino è colui che ha molte ragioni fondate per mettere fine alla sua vita.
Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi. Cesare Pavese.
Dare la vita è un gesto ben più avventato che non toglierla a se stessi: fra coloro che non commisero né l'una né l'altra imprudenza ben pochi hanno il coraggio di riconoscerlo.
A che serve sbarazzarsi del mondo, quando nessun'anima mai sfugge al destino eterno della vita?
Quando ci si toglie la vita, si vuol far sì che gli altri si disperino. Ma se così facendo crediamo di dar loro soddisfazione, allora la nostra vita ce la teniamo.
Che cosa si può pretendere da un mondo in cui quasi tutti vivono soltanto perché non hanno il coraggio di suicidarsi!
L'istinto di autoconservazione è a volte la molla del suicidio.
Avevo tutto. Soldi, fama, auto, donne. Eppure mi sentivo infelice. Forse perché i valori a cui mi aggrappavo erano falsi. Mi tornavano in mente le biografia di Marilyn e James Dean, di tante star che al culmine della celebrità avevano trovato la morte, magari suicidandosi.
Il pessimista prudente si suicida gettandosi davanti all'ambulanza.