Dio, gigantesco eufemismo.
L'unica consolazione, di fronte a certi duelli elettorali fra due candidati, è che almeno uno dei due perderà.
Irresponsabile della mia nascita, ho un alibi di ferro: non c'ero.
Vi sono suicidi invisibili. Si rimane in vita per pura diplomazia, si beve, si mangia, si cammina. Gli altri ci cascano sempre, ma noi sappiamo, con un riso interno, che si sbagliano, che siamo morti.
Morire. Non fosse che per fregare l'insonnia.
Ognuno sogna i sogni che si merita.
Da trenta secoli si "dimostra" Dio, e non solo ancora non ne sono persuasi tutti, ma anzi i non persuasi sono cresciuti di numero. Ciò non vi dice nulla?
Tutto il mondo non può contentare il nostro cuore; solo Dio lo contenta.
La parola "mai" è quella a cui tende l'orecchio Dio quando ha voglia di farsi una risata.
Non avrai altro Dio al di fuori di me. No. Lo giuro. Già uno basta e avanza.
Dio non ha solo parlato, non ha solo compiuto segni prodigiosi nella storia dell'umanità, Dio si è fatto così vicino da farsi uno di noi e percorrere le tappe dell'intera vita dell'uomo.
Non è con l'intelligenza che Lo si capisce, ma è la vita che Lo fa comprendere.
Il culto di Dio dipende unicamente dal culto che l'uomo ha per sé stesso, è soltanto una manifestazione di esso.
Quanto più crescono gli assalti del nemico, tanto più Dio è vicino all'anima.
Dio, dicono, ha i suoi disegni. E allora, perché non fa una mostra?
Un Dio tutto misericordia è un Dio ingiusto.