Una rosa, è una rosa, è una rosa.
Si è sempre in naturale antagonismo con i genitori e in simpatia con i propri nonni.
Uno scrittore deve avere uno stile. Oggi è la cosa principale. Bisogna distruggere tutti i vecchi modi di sentire le cose, di vederle, di dirle.
Contare è la religione di questa generazione, è la sua speranza e la sua salvezza.
Lei dice sempre che non può soffrire l'anormale: è cosí ovvio. Sostiene che il normale è ben piú semplicemente complicato e interessante.
Meglio vale godersi una rosa che esaminarne la radice sotto il microscopio.
Se son rose sfioriranno.
A chi si lagnava delle spine, disse la rosa: Io ti pungo, sì, ma ti beo.
Anche le spine sono gradite se tra esse si vede spuntare la rosa.
La rosa ha le sue spine, e per questo è la rosa il fiore dell'amore.