La confessione è la tentazione del colpevole.
Il sacrificio non è niente altro che la produzione di cose sacre.
La vera poesia è al di fuori delle regole.
Il cadavere è lì, a fornire la prova della sorte che attende ogni uomo; il cadavere dimostra che l'uomo non può sfuggire, a lungo andare, alla violenza in agguato.
Solo la prostituzione ha permesso l'abbigliamento inteso a sottolineare il valore erotico dell'oggetto.
Gli esseri sono incompleti l'uno rispetto all'altro, l'animale rispetto all'uomo, quest'ultimo rispetto a Dio, che non è incompleto che per il fatto di essere immaginario.
Uccidersi, in un certo senso è come nel melodramma, è confessare: confessare che si è superati dalla vita o che non la si è compresa.
Confessare qualcosa significa spesso un inganno più subdolo che passare tutto sotto silenzio.
Una confessione dev'essere una parte della nuova vita.