Le donne più felici, come le nazioni più felici, non hanno storia.
La televisione è un mezzo di intrattenimento che permette a milioni di persone di ascoltare contemporaneamente la stessa barzelletta, e rimanere egualmente sole.
Ma ciò che chiamiamo disperazione è in realtà la dolorosa impazienza della speranza non alimentata.
Il fallimento dopo un lungo perseverare è molto più splendido che non aver mai fatto uno sforzo degno di essere chiamato un fallimento.
La crudeltà, come tutti i vizi, non richiede altro motivo che se stessa: ha bisogno soltanto di un'occasione.
Il mondo sarebbe imperfetto senza la presenza della donna.
Essere donna è così affascinante. È un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida, che non finisce mai.
Rispetto al modello di madre idealizzata, forse le donne stanno diventando pessime madri. Ma per la prima volta nella storia stanno diventando autentiche e reali, perché prima di essere madri vogliono essere persone.
Ahimè, dubito che la pietà e l'amore siano così simili come sostengono i poeti, poiché raramente vedo nascere compassione di fronte alla situazione delle donne, a meno che esse non siano belle.
La bellezza fisica della donna è uno dei più generosi spettacoli che la natura concede ai mortali, sempre deliranti fra il dolore e la morte.
Si è spesso insistito su di una notevole inferiorità economica della donna, che, cioè, essa non saprebbe mantenere se stessa. I cambiamenti della tecnica smentiscono quest'affermazione.
La donna è la gloria dell'uomo, perché l'uomo non è dalla donna, ma la donna dall'uomo, anche perché l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo.
Le donne sono al loro meglio passati i trent'anni, ma gli uomini che hanno passato i trent'anni sono troppo vecchi per capirlo.
Mi piacciono le donne che si fingono matte, ma mi scende tutto se si sono rifatte, perché se il seno l'hai voluto grande, gigante, chissà cosa ti aspetti dalle mie mutande.
Grande è la fedeltà della donna soprattutto quando non è richiesta.