La moralità è l'istinto del gregge nel singolo.
Per provare se qualcuno appartiene o non a noi, voglio dire agli spiriti liberi, si esamini il suo sentimento per il cristianesimo. Se il suo atteggiamento verso di esso è in un qualsiasi modo non critico, voltiamogli le spalle: egli ci porta aria non pura e cattivo tempo.
Parlare molto di sé può anche essere un sistema per nascondersi.
C'è più saggezza nel tuo corpo che nella tua più profonda filosofia.
Io amo i coraggiosi: ma non basta essere bravi guerrieri, si deve anche sapere chi colpire. E spesso c'è maggior coraggio nel trattenersi e passare oltre, per risparmiarsi per il nemico più degno.
Una sentinella perduta alla fine preferisce pur sempre una manciata di «certezza» a un intero carro di belle possibilità.
La moralità basata sulle idee o su un ideale è un male non mitigato.
In tutto c'è una morale, basta trovarla.
La moralità è ciò che, pur senza essere osceno, offende grossolanamente il mio senso del pudore.
La morale chiama buono ciò che è vitale, cattivo il suo opposto. Non bisogna perdere di vista questo per esser giusti con la morale.
Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male.
La morale in Europa oggi è la morale del branco.
La morale è la tendenza a buttare via il bambino con l'acqua del bagno.
Con gli anni la moralità in genere migliora, quel che lascia a desiderare è l'immoralità.
La scienza è fuori dalla portata della morale, poiché i suoi occhi sono fissi su verità eterne. L'arte è fuori dalla portata della morale, poiché i suoi occhi sono fissi su cose belle, immortali e in continuo mutamento. Alla morale appartengono le sfere più basse e meno intellettuali.
Ovunque la morale degli schiavi abbia il sopravvento, la lingua rivela una tendenza ad avvicinare l'una all'altra le parole "buono" e "stupido".