La moralità è l'istinto del gregge nel singolo.
L'autore ragionevole non scrive per nessun'altra posterità che per la propria, cioè per la propria vecchiaia, per potere anche allora provar diletto di sé.
Pensatore a catena. A uno che ha molto pensato, ogni nuovo pensiero che sente o legge, appare subito in forma di catena.
Quando si è presa la decisione di chiudere le orecchie anche al migliore degli argomenti in contrario, si ha un segno del forte carattere. Dunque un'eventuale volontà di stupidità.
Ci sono tante cose tra cielo e terra che solo i poeti si sono sognate e hanno cantato.
L'uomo è più sensibile al disprezzo degli altri che a quello di se stesso.
C'è solo una morale, come c'è solo una geometria.
È morale ciò che ti fa sentir bene dopo che l'hai fatto, è immorale ciò che invece ti fa sentire male.
Se c'è qualcosa di peggio dell'odierno indebolirsi dei grandi principi morali, è l'odierno irrigidirsi dei piccoli principi morali.
La moralità di una donna consiste nel credere profondamente alle proprie menzogne.
Se la morale costruita sopra certo fondamento rovina, non bisogna credere finita la morale e disperarsi : bisogna scegliere nuovo terreno, scavare più addentro e rifabbricare.
Prima viene lo stomaco, poi viene la morale.
Moralità. La teoria secondo la quale ogni atto umano deve essere giusto o sbagliato, e che il 99% di essi sia sbagliato.
Morale. Conforme a valori locali e mutevoli. Ha comunque la prerogativa di essere di generale comodità.
Gli uomini della più alta moralità sono suscettibilissimi all'influenza del fascino fisico degli altri. La storia moderna, non meno di quella antica, ce ne offre gli esempi più evidenti. Se così non fosse la storia sarebbe veramente illeggibile.
Quando la morale viene fondata sulla teologia e il diritto su un'autorità divina, le cose più immorali, più ingiuste e più vergognose possono avere il loro fondamento in Dio e venir giustificate.