L'amore è certamente tutto meno che un mezzo di conoscenza.
I padri hanno molto da fare per riparare al fatto di avere dei figli.
La Chiesa è esattamente ciò contro cui Gesù predicò, e contro cui insegnò a combattere ai suoi discepoli.
Si "deve" dare il contraccambio, nel bene come nel male: ma perché proprio alla persona che ci fece del bene o del male?
Nessuno che abbia degli amici sa cosa sia la vera solitudine, avesse pure attorno a sé come suo avversario il mondo intero.
L'obiezione, il saltare di lato, la gaia diffidenza, il piacere della beffa sono segni di salute: tutto ciò che è assoluto appartiene alla patologia.
L'amore è un pazzerello che vuol essere nutrito di riso e di giochi; un cibo diverso lo fa morire di consunzione.
L'inizio è dolce, assurdo, felice. L'intreccio pieno di buona volontà, forte e carico di tensioni. La fine, una lacerazione.
Ah, l'amore, questo folle sentimento...
Quando si è innamorati si comincia con l'ingannare sé stessi. E si finisce con l'ingannare gli altri. È questo che il mondo chiama una storia d'amore.
L'amore è Dio, Dio è l'universo, e l'universo è amore.
Ci si deve pur amare quando non ci si può sfuggire.
La grandezza dell'amore sta soprattutto nel fatto che in esso tutti i diritti sono sospesi.
L'amore e il timore devono andare uniti.
L'amore non si manifesta col desiderio di fare l'amore (desiderio che si applica a una quantità infinita di donne) ma col desiderio di dormire insieme (desiderio che si applica ad un'unica donna).
Niente fa più invecchiare della fine di un grande amore.