Dovremmo essere saggi la metà di quanto è saggio il gatto. E anche belli la metà.
È proprio del saggio cogliere l'occasione.
Il confine tra saggezza e ipocrisia rimane sottile anche quando si maneggia la polvere pirica dell'adulterio.
Ma la saggezza, dove trovarla? Dov'è il luogo dell'intelligenza? L'uomo non ne sa la via, non la si trova sulla terra dei viventi. L'abisso dice: "Non è in me"; il mare dice: "Non sta da me". Non la si ottiene in cambio d'oro, né la si compra a peso d'argento.
La gentilezza è più importante della saggezza, e il riconoscere questo è l'inizio della saggezza.
Il saggio vivrà non quanto può ma quanto deve. E considererà dove vivere, con chi, in che modo, e quale attività svolgere. Egli bada sempre alla qualità, non alla lunghezza della vita.
Quanto proni al dubbio, quanto cauti sono i saggi!
La saggezza non è un prodotto dell'istruzione ma del tentativo di acquisirla, che dura tutta la vita.
Un Dio dovrebbe amare fermamente ed essere saggio.
Il bambino, all'offerta del seno materno, non lo afferra all'inizio; ma presto ci si aggrappa con gusto. E così al seno copioso della saggezza, berrai ogni giorno con gran gusto.
Quasi ogni saggio proverbio ne ha uno opposto, non meno saggio, per bilanciarlo.