Mangiare è una necessità. Mangiare intelligentemente è un'arte.
Spesso si fa pompa delle passioni più delittuose; ma l'invidia è una passione timida e vergognosa che non si osa confessare.
La debolezza di carattere è l'unico difetto che non si può correggere.
Nella maggioranza degli uomini la gratitudine è solo un desiderio velato di ricevere benefici maggiori.
I vizi entrano nella composizione delle virtù come i veleni in quella delle medicine. La saggezza li mescola e li stempera e se ne serve utilmente contro i mali della vita.
La cortesia è il desiderio di essere ricambiati e di essere considerati gentili.
Per chi sta in alto discorrere di mangiare è cosa bassa. Si capisce: hanno già mangiato, loro.
Sto pensando seriamente di mangiare sua moglie.
Nel regno animale la legge è mangiare o essere mangiati; nel regno umano, definire o essere definiti.
Non essere impaziente: cammina quanto è il tempo di camminare e mangia quanto è il tempo di mangiare.
Non quel che mangi, ma quel che non mangi fa bene alla tua salute, l'uria e l'altra.
Soltanto una cosa è più lugubre dell'uomo che mangia solo; ed è l'uomo che beve solo. Un uomo solo che mangia somiglia a un animale alla mangiatoia. Ma un uomo solo che beve, somiglia a un suicida.
Avidamente allargo la mia mano: dammi dolore cibo cotidiano.
Si dice che mangiare troppa lattuga sia soporifico.
Per la maggior parte dei gabbiani, volare non conta, conta mangiare. A quel gabbiano lì, invece, non importava tanto procurarsi il cibo, quanto volare. Più d'ogni altra cosa al mondo, a Jonathan Livingston piaceva librarsi nel cielo.
Come mai ricavo forza dalla carne che mangio?