Sì, vendetta, tremenda vendetta,Di quest'anima è solo desio...Di punirti già l'ora s'affretta,Che fatale per te tuonerà!
La lode che s'acquista in non lasciarsi offendere avanza la gloria che si guadagna vendicandosi.
La vendetta - si dice - è un piatto da servire freddo. Purché poi si abbia ancora appetito.
Chi è stato battuto suscita la vendetta degli amici e degli alleati, la pietà degli dei.
Il perdono è superiore alla vendetta.
Gli uomini sono più decisi a restituire un torto che non un favore, poiché la gratitudine è un fardello e la vendetta un piacere.
Rispetto ai numi quasi tutti improbabili - vendicativi, precettivi, prepotenti, esosi - che gli uomini si sono inventati, la Natura ha una sua oggettiva indiscutibilità: è quello che è e fa quello che sa fare.
Chi taglia la pianta, quella si vendica con la sua ruina.
Per debolezza si odia un nemico e si pensa a trarne vendetta; per pigrizia ci si calma e non ci si vendica affatto.
Non c'è vendetta più bella di quella che gli altri infliggono al tuo nemico. Ha persino il pregio di lasciarti la parte del generoso.
Un uomo che medita la vendetta mantiene fresche le sue ferite.