Il gusto è il genio del critico.
Quando i tempi nuovi compariscono in un lontano orizzonte, la prima forma che li preannunzia, è l'ironia. Che cos'è l'ironia? È il sentimento della realtà, che si mette dirimpetto quel mondo già tanto venerato, e ride.
Sentimenti gentili e affettuosi sono qui espressi in lingua schietta e di un pretto stampo italiano, con semplicità e verità di stile, con melodia soave.
La parola è potentissima quando viene dall'anima e mette in moto tutte le facoltà dell'anima ne' suoi lettori, ma, quando il di dentro è vuoto e la parola non esprime che se stessa, riesce insipida e noiosa.
Che faceva l'Italia innanzi a quel colossale movimento di cose e d'idee? L'Italia creava l'Arcadia.
La semplicità è la forma della vera grandezza, di una grandezza inconscia e divenuta natura.
Cambiare le proprie opinioni è difficile quanto cambiare i propri gusti.
Oltre le illusioni di Timbuctù e le gambe lunghe di Babalù c'era questa strada... Questa strada zitta che vola via come una farfalla, una nostalgia, nostalgia al gusto di curaçao... Forse un giorno meglio mi spiegherò.
Se mentre mangi con gusto non hai allato a tia una pirsona che mangia con pari gusto allora il piaciri del mangiare è come offuscato, diminuito.
Ah, gelatine "Tuttigusti + 1"! Sono stato molto sfortunato da giovane: ne ho trovata una al gusto di vomito, e da allora per me hanno perso ogni attrattiva. Ma credo che andrò tranquillo con una caramella mou... Ahimè, cerume!
I gusti non si discutono. Ma si coltivano.
Il gusto è il buon senso del genio.
Saper accordare cose di cattivo gusto, ecco il colmo dell'eleganza.
Il cattivo gusto è quello che differisce dal nostro.
L'intelligenza è veramente una questione di gusto: gusto nelle idee.
Non esiste il genio senza gusto, come non esiste il carattere senza moralità.