Nessuna maledizione più grande di un'idea propaganda attraverso la violenza.
L'uomo è un organismo ultracomplicato. Se è destinato all'estinzione, scomparirà per mancanza di semplicità.
Una nuova conoscenza è un esperimento, un nuovo amico è un rischio.
Un uomo che legge dovrebbe essere un uomo intensamente vivo. Il libro dovrebbe essere una palla di luce nelle sue mani.
Il pensiero s'impernia sulla definizione delle parole.
Certi libri costituiscono un tesoro, un fondamento; letti una volta, vi serviranno per il resto della vita.
L'idea vive tutta nello sforzo che facciamo per intenderla, vive cioè quando non esiste ancora. Perciò in ogni idea persistono sempre zone d'ombra, irresolute. L'idea perfettamente chiara, perfettamente compresa, è un'idea morta.
Non interessano le idee che appartengono a tutti. Meritano attenzione le idee che appartengono a uno solo.
Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.
Non c'è uomo che non abbia il diritto di esigere che si ascoltino le sue idee, anche se fosse il solo ad averle.
Un uomo con una nuova idea non è tranquillo finché non la realizza.
Solo i saggi posseggono delle idee; la maggior parte dell'umanità ne è posseduta.
Si può resistere all'invasione degli eserciti; non si resiste all'invasione delle idee.
Non sono le idee che mi spaventano, ma le facce che rappresentano queste idee.
Infuriarsi ed eccitarsi nel combattere qualche idea è facile soprattutto quando non siamo del tutto sicuri della nostra posizione e ci sentiamo interiormente tentati di passare dalla parte dell'avversario.
Per apprezzare meglio le idee degli altri è bene averne anche di proprie.