Senza certezza di inferiorità manca la spinta a mettersi all'altezza.
I nostri antenati sono andati a caccia d'immenso. Così ingrandivano la vita. Perciò l'astronomia è stata la prima scienza delle civiltà.
Il torto è spesso meglio distribuito di quanto ci piace credere.
La bellezza sta a contrappeso dello sforzo e lo riscatta. Riuscire a portare bene il carico assegnato, reggere il peso risparmiando energia: ecco lo stile.
Devi pensare solo alla montagna e a te, non devi portare pesi oltre quello dello zaino e il tuo.
Tu sei più capace di vivere di me, di rispettare la vita che prosegue. Io non ci penso nemmeno.
L'unica cosa che ci sostiene attraverso la vita è la consapevolezza dell'immensa inferiorità di tutti gli altri, e io ho coltivato sempre questo sentimento.
Se teniamo conto che per effetto della compensazione psichica una grande umiltà è assai prossima all'onnipotenza e che "ai voli troppo alti e repentini sogliono i precipizi esser vicini", possiamo facilmente scoprire, dietro la presunzione i tratti di un angoscioso senso d'inferiorità.
Di fronte a persone inferiori, con cui ci si mette a discutere per la più nera disperazione, è indifferente che si parli pro o contro qualcosa. A livello così basso la "verità" non ha corso.
Quando ci si accorge che l'avversario è superiore e si finirà per avere torto, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passi dall'oggetto della contesa (dato che lì si ha partita persa) al contendente e si attacchi in qualche modo la sua persona.
Colui che è un tiranno coi suoi inferiori è, ovviamente, un patriota e un livellatore riguardo ai suoi superiori.
L'incapacità di agire spontaneamente, di esprimere quel che veramente si sente e si pensa, è la conseguente necessità di presentare uno pseudo io agli altri e a se stessi, sono la radice del sentimento di inferiorità e di debolezza.
Non pensare mai che ci sia qualcuno di inferiore a te. Apri il tuo Occhio interiore e vedrai la stessa Gloria risplendere in tutte le creature.