Nessuno vive perché lo vuole. Ma una volta che vive lo deve volere.
L'importante è imparare a sperare. Il lavoro della speranza non è rinunciatario perché di per sé desidera aver successo invece che fallire.
Un giovane, va incontro alla vita: cioè, è la vita che da dietro lo spinge.
Quando un uomo, per qualsiasi ragione, ha l'opportunità di condurre una vita straordinaria, ha il dovere di non tenerla solo per sé.
La strada è lunga e verso sera ti parrà di aver sognato la vita. Ma la stanchezza e le ferite ti diranno che avrai proprio vissuto.
La vita ha la brutta abitudine di far cambiare il sapore alle cose. È una porcata.
La vita reale è soltanto il riverbero dei sogni dei poeti. La vista di tutto ciò che è bello in arte o in nature, richiama con la rapidità del fulmine il ricordo di chi si ama.
Immagina di abbracciare l'immensità del tempo e l'universo, e poi paragona all'infinito quella che chiamiamo vita umana: vedrei come è poca cosa questa vita che desideriamo e cerchiamo di prolungare.
Siamo nati una volta, due non è possibile nascere, dovremo eternamente non essere: tu, che non disponi del domani, rinvii l'occasione dell'oggi: e intanto la vita ci sfugge, e ciascuno di noi senza essere mai padrone di un'ora si muore.
Avevo una vita alle spalle e un'altra davanti, avevo una storia anzi due, che meritavano un romanzo. Anzi doppio. Arriverà il giorno, senz'altro, che lo scriverò, mi dissi. L'ho scritto.
Non vi è cura per la nascita e la morte salvo divertirsi nell'intervallo. Il nero sfondo che fornisce la morte tira fuori i colori più teneri della vita in tutta la loro purezza.
Un uomo che a cinquant'anni vede il mondo come lo vedeva a venti, ha sprecato trent'anni della sua vita.