Chi ubbidisce è quasi sempre migliore di chi comanda.
Chi prende l'umanità con le sue illusioni, e tenta con esse di influenzarla, non deve essere biasimato.
La religione non è un errore popolare, è una grande e istintiva verità, sentita dalla gente ed espressa dalla gente.
In fondo sento che la mia vita è sempre più governata da una fede che non ho più. La fede ha questo di particolare che, anche quando è scomparsa, agisce ancora.
Le grandi cose di un popolo sono fatte di solito dalle minoranze.
L'obbedienza dei tedeschi è demenziale, anzi delinquenziale.
Solo l'obbedienza dà il diritto a governare.
Il merito di ubbidire perde chi chiede la ragione del comando.
Non mi basta decidere per me, voglio farlo anche per te. Voglio che tu sia libero di ubbidirmi.
Ubbidire a un ordine sbagliato, come capita così spesso, ti dona la sicurezza di essere meglio dell'idiota che te l'ha imposto. E se l'ordine sbagliato genera la catastrofe che avevi previsto, la tua autostima si fortifica.
Degli americani la cosa che mi ha colpito maggiormente è il modo in cui i genitori obbediscono ai figli.
Le guerre possono essere combattute con le armi, ma alla fine sono vinte dagli uomini. Sono lo spirito dell'uomo che obbedisce e lo spirito di quello che comanda che conducono alla vittoria.
Chi è nato per obbedire, obbedirebbe anche sul trono.
Diventa più osservante della legge e non rifiuta di sottomettervisi il popolo, quando vede che il suo autore le ubbidisce.
Spesso l'uomo preferisce essere diretto, comandato, obbligato da una autorità superiore, perché questo lo solleva dal peso della responsabilità e dall'angoscia dei sensi di colpa, e quindi dal dover fare i conti con la propria coscienza.