Chi nulla aspetta non rimane deluso.
Il silenzio fa sì che le immagini del passato non suscitino desideri ma tristezza, una enorme sconsolata malinconia.
Non siamo più spensierati, ma atrocemente indifferenti. Sapremmo forse vivere, nella dolce terra: ma quale vita? Abbandonati come fanciulli, disillusi come vecchi, siamo rozzi, tristi, superficiali. Io penso che siamo perduti.
Un delitto non dovrebbe andare impunito perché altrimenti tutte le fondamenta morali crollerebbero e soltanto il caos regnerebbe.
La luna strisciò tonda sotto l'intelaiatura della finestra. Non era più un alone crocifisso, era la faccia grassa e oscena di un curioso che fruga con gli occhi camere e letti.
Questi giovani d'oggi non credono a niente: noi, alla loro età, eravamo pieni di delusioni.
I dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci.
Parla il deluso. Cercavo uomini grandi e trovai soltanto le scimmie del loro ideale.
Le delusioni non uccidono e le speranze fanno vivere.
Nessuno è più misantropo di un giovane deluso.
Esistono solo tre fonti di delusioni: passato, presente e futuro.
Non ci può essere profonda delusione dove non c'è un amore profondo.
Le delusioni, le sconfitte, lo scoramento sono strumenti che Dio utilizza per mostrare la strada.
Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
Per non soffrire delusioni nei riguardi della natura umana, dobbiamo cominciare col rinunciare alle nostre illusioni rispetto ad essa.