Destino dell'uomo non è possedere la propria umanità, bensì preoccuparsi di realizzarla interamente.— Eric Voegelin
Destino dell'uomo non è possedere la propria umanità, bensì preoccuparsi di realizzarla interamente.
Si dice sempre che è da un verme che nasce la farfalla; nell'essere umano, è la farfalla che diventa un verme.
Gli uomini hanno una concezione sbagliata del posto che occupano nella natura, e questo errore è ineliminabile.
L'umanità si divide in due categorie: quelli che s'alzan tardi e quelli che s'alzan presto.
L'umanità è maschile e l'uomo definisce la donna non in quanto tale ma in relazione a sé stesso; non è considerata un essere autonomo.
Mi sento talmente immerso nell'umanità, talmente smarrito in un immenso universo, che non riesco più a commuovermi o a soffrire per la nascita o la morte di una creatura sola.
Non possiamo disperare nell'umanità, dal momento che noi stessi siamo esseri umani.
Avete mai pensato che forse Adamo ed Eva non erano altro che gli animaletti domestici di Dio, cacciati di casa perché non avevano imparato a farla nella sabbietta? Forse gli esseri umani sono solo cuccioli di coccodrillo che Dio ha buttato nel cesso.
Di tutti gli animali che si innalzano in aria, che camminano sulla terra, o nuotano nel mare, da Parigi al Perù, dal Giappone a Roma, l'animale più stupido, a mio parere, è l'uomo.
La storia dell'umanità è la storia dei suoi traumi, cioè dei suoi viaggi fuori da un ennesimo feto verso la speranza di un'ennesima sopravvivenza.
Dove non c'è l'uomo la natura è sterile.