Non è veramente colto chi non sa leggere il proprio cuore.
Una preoccupazione per il futuro non solo ci previene dal vedere il presente così com'è ma spesso ci spinge a riadattare il passato.
Possiamo essere assolutamente certi solo di cose che non capiamo. Una dottrina che è compresa è spogliata della sua forza.
Togliete l'odio da alcune persone, e avrete uomini senza fede.
Ci viene detto che il talento crea le proprie opportunità. Ma talvolta sembra che il desiderio intenso crei non solo le opportunità, ma anche il talento.
L'atto di abnegazione sembra conferirci il diritto di essere duri e spietati verso gli altri.
La cultura non è un lusso, è una necessità.
Parlare di cultura è sempre stato contro la cultura. Il denominatore comune "cultura" contiene già virtualmente la presa di possesso, l'incasellamento, la classificazione, che assume la cultura nel regno dell'amministrazione.
Ho sempre il sospetto che quelli che si riempiono la bocca di cultura siano dei ciarlatani. Le Muse sono discrete e non amano il proscenio.
Una vasta cultura è una farmacia ben fornita: ma non c'è modo di avere la sicurezza che non ci venga porto del cianuro per curare un raffreddore.
Ritengo che sia un limite della nostra cultura il fatto di avere un'opinione così elevata di noi stessi. Ci riteniamo infatti a torto più simili agli dèi anziché alle scimmie.
Che la cultura sia la quintessenza di tutto ciò che si è dimenticato è una giusta nozione. Oltrepassato quel punto, la cultura è una malattia e un peso per chi sta intorno alla persona colta.
La cultura attuale dell'apparire, per come ci viene trasmessa, in particolare, attraverso la televisione, funziona da cassa di risonanza del narcisismo.
Quando il sole della cultura è basso, i nani hanno l'aspetto di giganti.
Per amare la cultura occorre una forte vitalità. Perché la cultura in senso specifico o, meglio, classista è un possesso: e niente necessita di una più accanita e matta energia che il desiderio di possesso.
Ogni cultura assimila elementi di culture vicine o lontane, ma poi si caratterizza per il modo in cui li fa propri.