Occorre convincersi che il discorso lungo e il discorso breve arrivano al medesimo fine.— Epicuro
Occorre convincersi che il discorso lungo e il discorso breve arrivano al medesimo fine.
Bisogna rendersi conto che le argomentazioni lunghe e quelle brevi portano allo stesso fine.
Ogni dolore è facile a disprezzare; quello che comporta sofferenza intensa dura poco tempo, e quello che perdura molto tempo nella carne comporta sofferenza temperata.
Nessun piacere è di per se stesso un male: però i mezzi per procurarsi certi piaceri arrecano molti più tormenti che piaceri.
L'uomo non è figlio del caso, sono le circostanze le creature dell'uomo.
L'uomo onesto coltiva saggezza e amicizia, l'una è un bene mortale e l'altra immortale.
Le cose avvengono proprio nel momento in cui stai per convincerti che non ci sia più niente da fare. Se, invece, aguzzi l'ingegno senza darti per vinto, la soluzione arriva all'improvviso, da un luogo del tutto inaspettato, sotto una forma quasi ridicola.
Abbandoniamo più facilmente una nostra convinzione quando non riusciamo più a difenderla dai nostri stessi attacchi, che da quelli altrui.
Capita a tutti, soprattutto ai giovani, di pensare di avere il mondo in pugno, e a volte è anche vero. Ma nell'attimo stesso in cui uno è convinto che tutto vada per il meglio, ci sono leggi statistiche che lavorano alle sue spalle, pronte a fregarlo.
È difficile avere una convinzione precisa quando si parla delle ragioni del cuore.
I cattolici e i comunisti sono simili nel considerare che quelli che non hanno le loro convinzioni non possono essere sia onesti sia intelligenti.
Chiunque fondi le proprie convinzioni sull'evidenza delle cose non può non negarla.
Le nostre convinzioni più giustificate non riposano su altra salvaguardia che un invito permanente a tutto il mondo a dimostrarle infondate.
Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.
Di solito, ci si convince meglio con le ragioni trovate da sé stessi che non con quelle venute in mente ad altri.