È non solo più bello ma anche più piacevole fare il bene anziché riceverlo.
Principio e fine di ogni bene è la soddisfazione del ventre, e al ventre si riporta tutto ciò che è superfluo e ogni marchingegno umano.
Di tutte le cose che la sapienza procura in vista della vita felice, il bene più grande è l'acquisto dell'amicizia.
Tutte le volte che ti trovi in angustie, ciò è perché tu ti dimentichi della natura; crei infatti a te stesso timori e desideri che non hanno limite.
L'uomo sereno procura serenità a sé e agli altri.
La stessa idea che ci rassicura che il male non è eterno e neppure durevole, riconosce che nel limite di tempo della vita la maggior sicurezza è data dall'amicizia.
Il bene nasce dal male come il male dal bene.
Come nella speranza o in qualunque altra disposizione dell'animo nostro, il bene lontano è sempre maggiore del presente, così per l'ordinario nel timore è più terribile il male.
Tocca la palma a colui che in parole e in opere sia stato possente, abbia sentito il bene e a costo del proprio sangue lo abbia fatto trionfare.
Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buona coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino.
Si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene: e così si finirebbe anche a star meglio.
Chiunque fa del bene ad un'altro, lo fa anche a se stesso.
Uomo che fa il bene non è colui che vuole che i suoi favori siano contraccambiati, ma colui che preferisce agire bene.
Distinguere il bene dal male non è facile poiché i confini tra questo e quello siamo noi a tracciarli.
Un bene che può essere dato, può anche essere tolto.
Assai più giova che i fervidi consigli, una grande prudenza ai grandi perigli.