È non solo più bello ma anche più piacevole fare il bene anziché riceverlo.
Partecipiamo alle sventure degli amici non piangendoci sopra, ma dandoci da fare.
Farà nulla il saggio di quanto è vietato dalle leggi, ove sappia di poter rimanere occulto?
Né la ricchezza più grande, né l'ammirazione delle folle, né altra cosa che dipenda da cause indefinite sono in grado di sciogliere il turbamento dell'animo e di procurare vera gioia.
Ciò che è beato e incorruttibile non ha problemi, né ne procura ad altri. Allo stesso modo non si fa prendere dall'odio né dalla passione; in colui che è debole, invece, si trovano tutte queste cose.
L'uomo d'animo sincero vive soprattutto nella saggezza e nell'amicizia, l'una bene mortale, l'altra bene immortale.
Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buona coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino.
Si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene: e così si finirebbe anche a star meglio.
Concepire il bene non basta; bisogna farlo vittorioso fra gli uomini.
Assai più giova che i fervidi consigli, una grande prudenza ai grandi perigli.
Non intorbidare il bene presente col desiderio di quello che ti manca, ma considera che anche questo lo hai desiderato.
Non dà gioia il possesso di nessun bene, se non puoi dividerlo con altri.
È meglio non ricevere gratitudine piuttosto che non fare del bene.
Chiunque fa del bene ad un'altro, lo fa anche a se stesso.
Qual è il bene maggiore? Una mente sempre consapevole del giusto.
Distinguere il bene dal male non è facile poiché i confini tra questo e quello siamo noi a tracciarli.