La vita è un rischio che non si può fare a meno di correre.
A Bologna c'è un detto popolare: "Carogna di un cretino". La stupidità si associa al malvagio.
Quando penso alla Russia penso al dolore: non solo ai drammi, ma anche alle miserie di ogni giorno.
La televisione riempie molte solitudini.
Nella storia dell'umanità non cala mai il sipario. Se solo ci si potesse allontanare dal teatro prima della fine dello spettacolo.
Per quanto la vita sia breve, noi la rendiamo ancora più breve sprecando allegramente il nostro tempo.
Il fumo uccide. Ma la vita mica scherza.
Che altro è la vita se non una morte lenta?
La vita è questa cosa, la cosa in cui si sta, in cui non si può non continuare a stare anche quando teoricamente la vita finisce.
La vita è, di fatto, una lotta. Su questo punto pessimisti e ottimisti si trovano d'accordo.
Che successo! Se prima della fine della propria vita si rassomiglia, anche da lontano, a ciò che si è sempre voluto essere.
La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa.
Dopo tutto la vita si osserva con maggior vantaggio da una finestra sola.
Gli avvenimenti della nostra vita sono come le immagini del caleidoscopio nel quale ad ogni giro vediamo una cosa diversa, mentre in fondo abbiamo davanti agli occhi sempre la stessa.
La vita è un compromesso tra ciò che il tuo ego vuole fare, ciò che l'esperienza ti dice di fare, e ciò che i tuoi nervi ti fanno fare.