Ognuno dovrebbe vedersi mentre mangia.
È già qualcosa aver vissuto, pensato e disputato con se stessi, quand'anche nessuno ne venisse mai a conoscenza.
Gli inglesi non hanno messo per scritto le loro leggi, se le portano addosso.
Le parole non sono troppo vecchie, lo sono soltanto gli uomini che usano le stesse parole troppo spesso.
Si può vivere soltanto se, con una certa frequenza, non si fa quello che ci si propone. L'arte consiste nel proporsi la cosa giusta da non fare.
Scrivere ti dà sollievo. Persino quando non hai niente da dire, scrivere ti dà sollievo. Ma lo sappiamo, quando non abbiamo niente da dire?
Da piccolo facevo la fame. Ora faccio la dieta. Sono cinquant'anni che non mangio.
Mangiare è un diritto, digerire è un dovere.
Bisogna mangiare per vivere, non vivere per mangiare.
Vedete cari bambini, ogni cosa in questa stanza è commestibile. Anche io sono commestibile. Questo però viene chiamato cannibalismo, miei cari ragazzi, ed è considerato disdicevole in molte società.
Il piacere è un diritto umano perché è fisiologico, non si può non provare piacere mangiando. Prova piacere chiunque si nutra con gli alimenti che ha disposizione, escogitando i modi migliori per renderli gradevoli.
Le purghe d'ogn'anno, ì salassi annuali si usino da coloro, a'quali non basta l'animo di osservar astinenza, e sobrietà nel mangiar o nel bere.
Fu veramente un audace colui che per primo mangiò un'ostrica.
Negli Stati Uniti si mangia veramente male. In certi ristoranti con il conto ti portano anche la prognosi.
Che orribile vista ci presenta la mensa dei ricchi, veder adornarla da cuochi e pasticcieri di cadaveri e corpi morti.
Chi mangia poco vive di più.