La perversità è uno fra gli impulsi più primitivi del cuore umano.
L'ignoranza è una benedizione, ma perché la benedizione sia completa l'ignoranza deve essere così profonda da non sospettare neppure se stessa.
Dichiarare la propria viltà può essere un atto di coraggio.
Che non si pensa se non quando ci si siede per scrivere è la causa del gran numero di opere mediocri.
L'intelletto trascura le considerazioni più ovvie.
Sono certo che la perversità è uno degli impulsi primitivi del cuore umano, una delle indivisibili facoltà primarie, o sentimenti, che danno un indirizzo al carattere dell'Uomo.
L'amplissima disseminazione delle perversioni ci obbliga a supporre che la disposizione alle perversioni non è poi tanto rara, ma deve far parte di ciò che va sotto il nome di costituzione normale.
Sono contrario a questa mania moderna di convertire la gente perversa in virtuosa, da un momento all'altro. Quello che l'uomo semina deve raccogliere.