L'invidia ha gli occhi e la fortuna è cieca.
Com'è fatta la gente! Che non può vedere un po' di bene a nessuno, e anche se non hanno bisogno di nulla invidiano il pane che si mangia e le speranze che vengono su.
La vita in comune gli sembrava una curiosa invenzione e un accordo fra gente che ha paura.
La passione per l'infinito ci spinge verso la donna. Infinito, non finito?
Gli uomini di fatica, di affari, di pensieri, nello stato di riposo, su una spiaggia, per esempio, sembrano di quelle belve in cattività dei giardini zoologici.
Una nave di emigranti tornava in patria. Alcuni di questi emigranti, in vista della patria, impazzirono vaneggiando di essere diventati tutti ricchi.
Che cosa è l'uomo che invidia l'altro uomo, se non una miseria che invidia un'altra miseria?
L'invidia è come una palla di gomma che più la spingi sotto e più ti torna a galla.
L'invidia somiglia molto all'amore: essere invidiato è quasi essere amato.
Ridi sempre, ridi, fatti credere pazzo, ma mai triste. Ridi anche se ti sta crollando il mondo addosso, continua a sorridere. Ci sono persone che vivono per il tuo sorriso e altre che rosicheranno quando capiranno di non essere riuscite a spegnerlo.
L'emulazione genera positività, l'invidia negatività.
L'invidia o il puntìglio, cortesi amici, può far de' volumi contro l'opere grandi, ma non mai opprimerle sotto il lor peso.
Che se ne fa l'uomo del danaro, se non lo aiuta a suscitare l'invidia del prossimo mediante lo sfarzo di indumenti rari? Che gusto c'è a vestirsi di lana o di tela, se tutto il mondo ne fa uso?
Non invidiamo quelli che stanno più in alto: quelle che sembravano vette si sono rivelate dirupi.
Gli uomini non conoscono la propria felicità, ma quella degli altri non gli sfugge mai.
L'invidia è un sentimento che divora chi lo nutre.