Non sono sicuro di averti dentro di me, né di essere dentro di te, e neppure di possederti replicò lui. E in ogni caso, non è al possesso che aspiro. Credo invece che siamo entrambi dentro un altro essere che abbiamo creato, e che si chiama 'noi'.

Clint Eastwood
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La nostra interpretazione

Qui l’amore viene descritto come qualcosa che va oltre il semplice possesso dell’altro, oltre l’idea di appartenere o di essere contenuti l’uno nell’altro. La dimensione realmente importante non è il dominio, il controllo, né la rassicurante sensazione di “avere” qualcuno. L’attenzione si sposta piuttosto su una terza entità, un “noi” che nasce dall’incontro di due persone e che esiste come realtà autonoma, distinta dai singoli individui. In questa prospettiva, la relazione non è un campo di conquista ma uno spazio condiviso, qualcosa che si costruisce insieme e in cui entrambi si riconoscono. L’identità della coppia diventa una creazione comune, un luogo simbolico dove ciascuno si mette in gioco senza annullarsi. L’amore appare allora come un atto creativo e responsabile: non si misura su quanto si possiede, ma su quanto si è disposti a contribuire a quella realtà condivisa che dà senso al legame. È un’idea di amore matura, in cui la libertà di ognuno non viene sacrificata ma trasformata in partecipazione a qualcosa di più grande di sé stessi.

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