Il saggio che col suo sapere non sa giovare a sé stesso, non sa nulla.
Coloro che eliminano dalla vita l'amicizia, eliminano il sole dal mondo.
Niente è più amabile della virtù, niente spinge di più a voler bene, se è vero che proprio per la loro virtù e moralità ci sono care, in un certo senso, anche persone che non abbiamo mai visto.
Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima.
È meglio ricevere che commettere ingiustizia.
Degno di amicizia è chi ha dentro di sé la ragione di essere amato.
Se il matto persistesse nella sua follia, andrebbe incontro alla saggezza.
Saggio è colui che rende monotona l'esistenza, perché allora ogni piccolo accidente possiede il privilegio della meraviglia.
Il confine tra saggezza e ipocrisia rimane sottile anche quando si maneggia la polvere pirica dell'adulterio.
Il più alto grado di saggezza umana è il conoscere la propria tendenza a piegarsi alle circostanze e di creare una calma interiore nonostante le tempeste esteriori.
Il saggio lo fa ricco la natura.
Apprendiamo la saggezza dal fallimento più che dal successo. Spesso noi scopriamo ciò che funzionerà trovando quello che non funzionerà; e probabilmente chi non ha mai commesso un errore non ha mai fatto una scoperta.
Il vero Dio è nel cuore del saggio.
La cosiddetta buona società riconosce il valore di pregi d'ogni specie, tranne quelli spirituali: anzi questi sono contrabbando.
I cancelli della saggezza e del sapere sono sempre aperti.
La saggezza è una scorciatoia per la morte.