Per il mercante anche l'onestà è una speculazione.
Il lusso, la spensieratezza e lo spettacolo consueto della ricchezza fanno quei ragazzi così belli, che si direbbero d'una pasta diversa da quella dei figli della mediocrità e della povertà.
Ci sono pelli corazzate con le quali il disprezzo non è più una vendetta.
Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre "Andiamo", e non sanno perchè. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.
Quando Gesù Cristo dice: "Beati gli affamati perché saranno saziati", Gesù Cristo fa un calcolo delle probabilità.
Partiamo all'alba, con il cervello ardente, il cuore gonfio di rancore e desideri amari, e andiamo, docili al ritmo delle onde, cullando l'infinito nostro sul finito dei mari...
Non c'è nulla più dell'onestà pretesa di mantenere distinto nella propria vita ciò che è pubblico da ciò che è privato, che ecciti l'interesse indiscreto delle piccole società perbene.
L'Italia è un paese di complici, dove non esiste solidarietà tra onesti, ma solo scambio tra diversi interessi.
Non c'è uomo al mondo che, trasformandosi in briccone per mille talleri, non avrebbe preferito rimanere onesto per metà della somma.
Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta.
Un'onesta morte è migliore di una vita vergognosa.
I cattolici e i comunisti sono simili nel considerare che quelli che non hanno le loro convinzioni non possono essere sia onesti sia intelligenti.
Spetta agli uomini onesti illuminare il governo.
L'onestà nel raccontare compensa moltissimi difetti stilistici mentre mentire è il peccato irreparabile in assoluto.
Quando il benessere bussa alle porte, poveri e onesti tenetevi forti.
È pericoloso, data la facilità con cui si sbaglia, vivere puntando solo sull'onestà.