La politica è l'arte del possibile. Tutta la vita è politica.— Cesare Pavese
La politica è l'arte del possibile. Tutta la vita è politica.
Tànatos. Che per nascere occorra morire, lo sanno anche gli uomini. Non lo sanno gli olimpici. Se lo sono scordato. Loro durano in un mondo che passa. Non esistono: sono. Ogni loro capriccio è una legge fatale. Per esprimere un fiore distruggono un uomo.
È bello svegliarsi e non farsi illusioni. Ci si sente liberi e responsabili. Una forza tremenda è in noi, la libertà. Si può toccare l'innocenza. Si è disposti a soffrire.
Non c'è destino, ma soltanto dei limiti. La sorte peggiore è subirli. Bisogna invece rinunciare.
Il professionismo dell'entusiasmo è la più nauseante delle insincerità.
Non si parla solamente per parlare, per dire "ho fatto questo" "ho fatto quello" "ho mangiato e bevuto", ma si parla per farsi un'idea, per capire come va questo mondo.
Sì, dobbiamo dividere il nostro tempo in questo modo, tra la nostra politica e le nostre equazioni. Ma per me le nostre equazioni sono ben più importanti, dato che la politica è qualcosa che riguarda solo il presente. Un'equazione matematica dura per sempre.
Le elezioni sono vinte da uomini e donne principalmente perché la maggior parte della gente vota contro qualcuno piuttosto che per qualcuno.
Non sono un politico e non penso di entrare in politica. Ma potete voi escludere la possibilità di vestirvi domani da donna? Tutto è possibile!
Solo i politici da tavolino sono immuni dal commettere sbagli. Gli errori sono insiti nell'azione politica.
Bisogna liberarsi dalla prigione degli affari e della politica.
I media, lungi dall'essere una cospirazione per attutire il senso politico della gente, potrebbero essere considerati una cospirazione per celare l'ampiezza dell'indifferenza politica.
Un demagogo è una persona con la quale non siamo d'accordo riguardo a quale gang dovrà amministrare male il paese.
De Gasperi e la Chiesa puntavano sul recupero dell'Italietta che aveva assecondato il fascismo per pigrizia, o «per il pane», o magari per semplice conformismo.
Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri?
Per essere grandi nella letteratura o per lo meno operarvi una rivoluzione sensibile bisogna, come nella politica, trovare un ambiente già predisposto e nascere al momento giusto.