Un uomo affamato apre la bocca e chiude gli occhi.
Non temere le parole della moglie irata: quando infatti una donna piange, con le lacrime costruisce una trappola.
La pazienza è la più grande di tutte le virtù.
È difficile, o cittadini, discutere col ventre, che non ha orecchie.
È arduo discutere con lo stomaco, che non ha orecchie.
Quello che ti manca chiedilo in prestito a te stesso.
Colui che è affamato non ha scelta. Il suo spirito non proviene da dove lui vorrebbe, ma viene dalla fame.
Bisogna riconoscere che non ci può essere speranza di appagamento permanente dei sensi. Nel migliore dei casi, la felicità che si deriva da un buon pasto può durare soltanto finché non si è affamati di nuovo.
Per gli stomachi vuoti non esistono né obbedienza né timore.
La fame fa buono anche il ferro, anche quello delle catene.
Quanto pesa una lacrima? La lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.
Il ventre non è insaziabile come dice la gente, ed è falsa l'opinione che il ventre sia insaziabile.
L'appetito era l'espressione di un mondo satollo e soddisfatto, pronto alla resa. Un popolo che assapora invece di mangiare, che stuzzica invece di sfamarsi, è già morto e non lo sa.
Quando si ha la pancia vuota non ci si pone altro problema che quello della pancia vuota. È quando ci lasciamo alle spalle lo sfruttamento e la dura fatica che cominciamo davvero a porci domande sul destino dell'uomo e sulle ragioni della sua esistenza.
Se solo fosse facile far sparire la fame strofinandosi la pancia come lo è masturbarsi.
Non è l'anima ossessionata ma il corpo affamato a creare un reietto.