Più l'uomo sa e più perdona.
Ragione per governare ma clemenza per perdonare: la prima è legge, privilegio l'altra.
È umano amare, ed è ancor più umano il perdonare.
I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano.
Il perdono è l'ornamento dei forti.
Nel perdono, non ci si limita a non vendicarsi, ma si deve avere il coraggio di andare alla radice delle tendenze aggressive deviate, per estirparle.
Negli ospedali la missione delle suore, dei medici, degli infermieri, è di collaborare a questa infinita misericordia, aiutando, perdonando, sacrificandosi.
Piuttosto perdonare un brutto piede che delle brutte calze.
Non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Non perdoniamo mai coloro ai quali abbiamo fatto dei torti.
Bisogna saper perdonare e non rimanere in un atteggiamento ostile, offensivo per il vicino e per noi stessi. Bisogna conoscere le debolezze umane, piegarvisi anziché combatterle.