La frase di Bruce Chatwin suggerisce una profonda connessione tra la creazione e l'arte, mettendo in evidenza come i nostri antenati abbiano plasmato il mondo attraverso un atto poetico. Il concetto centrale è che gli esseri umani primitivi hanno creato non solo con le mani ma anche col canto, dando vita a una realtà fatta di suoni e parole capaci di dare forma al caos primordiale. La poesia in questo contesto diventa un atto fondamentale per la comprensione del mondo circostante: attraverso il suo potere creativo, i poeti hanno non solo descritto ma anche plasmato l'esistenza stessa.