Questa è l'intelligence, ma finora di intelligenza ne ho vista poca.
Non sono estraneo alla mancanza di rispetto. Non si arriva dove sono io senza farsi la pelle dura. Ma quello che non tollero, quello che mi fa perdere il sonno, e io amo dormire, è l'idea che un agente indisciplinato e irresponsabile lavori nel mio ufficio, quindi, la metterò un po' a freno.
Ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.
L'intelligenza è la facoltà grazie alla quale ci si astiene.
Tu sei nato ricco con diciotto miliardi di sane, belle, disponibili e in tutta probabilità sottoutilizzate cellule cerebrali che aspettano i tuoi desideri, le decisioni e il compasso direzionale per portarti avanti, verso l'alto verso il bene e verso Dio.
L'uomo ha ragione di ritenersi superiore a tutto l'universo delle cose, a motivo della sua intelligenza, con cui partecipa della luce della mente di Dio.
Quanto più una persona è intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo.
L'intelligenza si interroga sulle cause, studia gli effetti, si propone dei fini fra quelli possibili a partire da tali premesse; la stupidità si occupa dei mezzi per raggiungerli.
I tre quarti delle malattie delle persone intelligenti provengono dalla loro intelligenza.
È uno che si gode la vita, come tutti quelli a cui è risparmiata la maledizione dell'intelligenza.
In genere è meglio palesare la propria intelligenza con quello che si tace piuttosto che con quello che si dice. La prima alternativa è la saggezza, la seconda vanità.
Il sapere è il mezzo che ti permette di misurare le cose, i fatti, le situazioni, la logica in una dimensione altra. È questa l'intelligenza.