Non parliamo del comunismo. Il comunismo era solo un'idea, solo confusione nel cielo.
Il comunismo è che se entri in una casa e mangiano della minestra, ti diano della minestra, anche se sei stagnino, e se mangiano del panettone, a Natale, ti diano del panettone. Ecco cos'è il comunismo.
Il comunismo per me è per un terzo pratica e per due terzi spiegazione.
L'Europa in cui siamo costretti a vivere è un'Europa profondamente comunista, livellata verso il basso, che impedisce lo sviluppo delle singole nazioni.
Noi comunisti veniamo da lontano ed arriveremo lontano.
Il comunismo è come il proibizionismo: l'idea era buona, ma non ha funzionato.
L'unità essenziale... dell'uomo con la natura, la vera resurrezione della natura, il naturalismo compiuto dell'uomo e l'umanesimo compiuto della natura.
Personalmente penso che la categoria del comunismo abbia oggi un potenziale largamente inesplorato. A condizione, appunto, di essere agìto non come una risposta precotta, ma come una ricerca comune e una domanda radicale sulla espropriazione di senso anche della vita, in questa fase storica.
In realtà io non vedo il comunismo come una cosa negativa.
Il comunismo è un indovinello incartocciato in un enigma e rinchiuso in un mistero.
Ho cominciato a dubitare del comunismo quando ho visto che i giapponesi non lo fotografavano.