L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano.— Blaise Pascal
L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano.
Se vivere senza cercare ciò che si è rappresenta un accecamento soprannaturale, è ben terribile vivere male credendo in Dio.
Quando si vogliono inseguire le virtù fino all'estremo, compaiono i vizi.
Negare bene, credere bene, dubitare bene sono per l'uomo quel che è il correre per il cavallo.
La ragione non sovrasta mai l'immaginazione, mentre l'immaginazione spodesta frequentemente la ragione.
Nella misura in cui si ha più spirito si trova che ci sono più uomini originali. La gente comune non trova affatto differenza tra gli uomini.
Dimostrare che una cosa è razionale non prova sempre che sia ragionevole.
Se un uomo potesse nell'età della ragione rammentare l'ardore di un sol bacio materno, non potrebbe avere il coraggio di commettere la più piccola ingiustizia verso chi lo ha baciato in quel modo.
La ragione di stato non deve opporsi allo stato della ragione.
La ragione offende tutti i fanatismi.
La ragione non è più pensata come contemplativa, ma come ragione operativa.
Chi vive guidato dalla ragione si sforza, per quanto può, di ricambiare l'odio, l'ira, il dispregio, eccetera, di altri contro di lui, con l'amore, ossia con la generosità.
Gli uomini sono sempre contro la ragione quando la ragione è contro di loro.
Quante volte la ragione ha torto!
Tutta la nostra conoscenza inizia con i sensi, procede quindi con la comprensione, e termina con la ragione. Non c'è nulla di più alto della ragione.
Una mente tutta logica è come un coltello tutto lama. Fa sanguinare la mano che lo usa.