Quando si vogliono inseguire le virtù fino all'estremo, compaiono i vizi.
Basta poco per consolarci perché poco basta per affliggerci.
Quelli che scrivono contro la vanità vogliono avere la gloria d'aver scritto bene; e quelli che li leggono vogliono avere la gloria di averli letti; e forse anch'io che scrivo queste cose ne ho voglia; e forse quelli che mi leggeranno...
Due cose guidano la natura umana: l'istinto e l'esperienza.
Il presente non costituisce mai il nostro fine. Passato e presente sono mezzi, solo l'avvenire è il nostro fine. Così non viviamo mai, ma speriamo di vivere, e preparandoci sempre a essere felici è inevitabile che non lo siamo mai.
Il cuore ha le sue prigioni che l'intelligenza non apre.
Dove stanno grandi virtù, vuol dire che c'è qualcosa di marcio.
La virtù non resta mai in incognito, per quanto nascosta, ma manda segni di sé: chiunque ne sarà degno, la recupererà dalle tracce.
Il delitto coronato dal successo prende il nome di virtù.
Tutte le virtù grandi, quando sono sole, riescono gravi, odiose, e di poco uso o nessuno.
Solo è sanza virtù chi nolla vuole.
La virtù è inscindibile: o è o non è. Si dice che basta far penitenza dei propri peccati. Un altro bel sistema, in virtù del quale si è assolti da un delitto con un atto di contrizione!
Come fiamma più cresce più contesa dal vento, ogni virtù, che il cielo esalta, tanto più splende quant'è più offesa.
Quello di cui sia capace la virtù di un uomo va misurato non dai suoi sforzi, ma dalla sua condotta ordinata.
Non c'è virtù così grande che possa essere al sicuro dalla tentazione.
Come non è affatto lodevole tendere a cose concrete senza amore alcuno delle virtù e senza cura della propria mente, e limitarsi al puro e semplice operare, così è un bene imperfetto e fiacco la virtù confinata in un ritiro inattivo, che non dimostra mai ciò che ha imparato.