Nel mondo si possono trovare tutte le buone massime; non c'è che da applicarle.
L'incostanza è causata dalla consapevolezza della falsità dei piaceri presenti, e dall'ignoranza di quelli assenti.
Incomprensibile che Dio esista e incomprensibile che non esista; che l'anima esista con il corpo, che non abbiamo anima; che il mondo sia creato, che non lo sia.
Chi dicesse che l'uomo è troppo basso per meritare la comunione con Dio, dev'essere abbastanza grande per dare questo giudizio.
Non è nella natura dell'uomo avanzare sempre; essa ha i suoi andare e venire.
L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano.
Una massima non è mai nuova; però è sempre consolante.
Uno dei rischi di scrivere delle massime è che ci si mette nella condizione di essere citati.
La massima si digerisce meglio con una giardiniera di minime.
Sogno proibito della minima: diventare massima.