Penso che Dio sia il territorio più inesplorato nel rock and roll.
Penso che un viaggio spirituale non sia tanto un viaggio di scoperta. E' un viaggio di ri-scoperta. E' un viaggio per ritrovare la propria natura interiore, che è già lì.
Per definizione una rockstar deve essere un individuo indipendente che insegue la sua visione fino alla fine come Axl Rose e Elton John. Mentre una popstar deve fare tutto quello che è in suo poter per pregare il dio del successo che è sempre onnipresente e sfuggente.
Si dice che in America tutto è ricco, tutto è nuovo, puoi salire in teleferica sui grattacieli e farti un uovo; io invece cerco il rock'n'roll al bar e nel metrò, cerco una bandiera diversa, senza sangue, sempre tersa.
La musica è una delle mie passioni, dopo la cucina e la moto, ascolto di tutto principalmente rock. Possiedo più di mille cd, tra l'altro sistemati nel salotto in diverse librerie bianche con accanto i miei libri della storia del jazz e di biografia dei big.
Per chi sta per fare rock: noi gli rendiamo onore.
Credo che la mia eredità debba essere che quando ho iniziato nel mondo dello spettacolo, non c'era nulla come il rock 'n' roll. Quando ho iniziato con "Tutti Frutti" è in quel momento che in realtà è nato il rock.
Non è che non ci sia il rock in Italia, ci sono anche tantissimi gruppi, ma la maggior parte fa la fame perché non riesce ad emergere.
Ho iniziato facendo il cantante di un gruppo punk. Poi ho scoperto come la mia passione per la poesia potesse coniugarsi con la musica rock.
Una rock star è una persona molto sensibile che vive in un mondo tutto suo.
Il rock è molto, molto importante e molto, molto ridicolo.
La grande cosa del rock and roll è che anche qualcuno come me può diventare una star.