Il teatro è sempre stato importante per la mia psiche.— Bill Pullman
Il teatro è sempre stato importante per la mia psiche.
Vivere in una piccola città non è sempre idilliaco: ci si sente in trappola e si è maggiormente consapevoli delle ipocrisie della società.
Un teatro era il paese, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomino sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio di lontananze.
Ho cercato, innanzitutto, di crearmi una maschera, non tingendomi il volto, o annerendomi il naso; né volevo il successo puntando sulle gambe delle donnine. Volevo creare un personaggio concreto e nello stesso tempo sfasato nel linguaggio.
L'esperienza teatrale mi ha aperto nuovi orizzonti, mi ha stimolato a sperimentare nuovi approcci e nuove idee nell'ambito della scultura stessa, in particolare per le opere di grandi dimensioni.
Il cinema è solo una moda passeggera. È il dramma in lattina. Il pubblico vuole vedere attori in carne ed ossa sul palcoscenico.
Se uno spettacolo non va bene sto male, sto proprio male. Io voglio solo che vada tutto bene, che le persone ridano, che si divertano, che escano contente e quando vedono gli amici dicano 'oh, guarda quello è troppo forte!'. Questo è il successo, questo è il teatro.
Il teatro mi ha insegnato a non lasciare spazi vuoti nello spettacolo.
Nel cinema tentiamo di fingere, ma nel teatro si dice che siano i più saggi ad essere ingannati.
Più il teatro è stato prestigioso, più epico l'inseguimento, più la miseria della sala vuota divora.
Il teatro non è indispensabile. Serve ad attraversare le frontiere fra te e me.
Quanto è magico entrare in un teatro e vedere spegnersi le luci. Non so perché. C'è un silenzio profondo, ed ecco che il sipario inizia ad aprirsi. Forse è rosso. Ed entri in un altro mondo.