Il proverbio è l'ingegno di un uomo e la saggezza di tutti.
L'intero corpo della teologia, per quanto concerne l'inferno non meno che per il paradiso, ha come presupposto che l'uomo sia, tra le cose create, quella più importante. Dal momento che tutti i teologi sono uomini, questo postulato ha incontrato scarsissima resistenza.
L'equilibrio tranquillizza, ma la pazzia è molto più interessante.
La tolleranza delle opinioni, se è veramente piena, consiste nel non esercitare pressioni su nessun tipo di opinione finché non provoca un'azione criminale.
Ci si può liberare dell'invidia gustando le gioie che si trovano sul proprio cammino, svolgendo il lavoro che si deve svolgere, ed evitando di fare confronti con coloro che reputiamo, forse erroneamente, molto più fortunati di noi.
I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedirgli di nuocere.
L'ingegno è fatto per un terzo di istinto, un terzo di memoria, e l'ultimo terzo di volontà.
Le infelicità spesso suscitano l'ingegno umano ad operare.
Non è sufficiente essere dotati di un buon ingegno, l'importante è saperlo applicare bene.
Più le nostre menti sono acute e raffinate, più sono vulnerabili.
La madre delle invenzioni è la necessità, ma anche la paura non è priva di ingegnosi sotterfugi.
Una volta sono andato ad un festival e mi sono spacciato per giornalista per entrare gratis ed intervistare le persone che ammiravo di più.
L'ingegno è vedere possibilità dove gli altri non ne vedono.
Lo ingegno piú che mediocre è dato agli uomini per la loro infelicitá e tormento; perché non serve loro a altro che a tenergli con molte piú fatiche e ansietá che non hanno quegli che sono piú positivi.
Non è tanto l'acuto ingegno quanto il fermo carattere a fare la fortuna di un uomo.