Nudi alla meta.
Rinunciare alla lotta significa rinunciare alla vita.
Tutti i nodi furono tagliati dalla nostra spada lucente e la vittoria africana resta nella storia della patria, integra e pura, come i legionari caduti e superstiti la sognavano e la volevano.
In un uomo di stato, la cosiddetta cultura è in fin dei conti un lusso inutile.
Rinunziare alla lotta significa rinunciare alla vita.
Dopo la Roma dei Cesari, dopo quella dei Papi, c'è oggi una Roma, quella fascista, la quale con la simultaneità dell'antico e del moderno, si impone all'ammirazione del mondo.
Tu devi decidere quali siano le tue maggiori priorità ed avere il coraggio - piacevolmente, sorridendo, senza scusarti - di dire 'no' alle altre cose. Ed il modo in cui puoi farlo è nell'avere un grande 'si' che ti brucia dentro. Il nemico del 'meglio' è spesso il 'buono'.
I miei genitori mi hanno inculcato molto presto che il miglior risultato è sempre qualcosa per cui combattere. Io voglio vincere e voglio avere successo, non importa in che cosa.
Perché alcune persone hanno successo e molte invece no? Semplice... pure aspettative. Ciò che noi davvero ci aspettiamo che accada nelle nostre vite... non che vogliamo soltanto... accade.
Se il successo è un'abitudine, è un'abitudine difficile da acquisire.
Coloro che ti dicono che è dura al vertice non sono mai stati sul fondo.
Avere successo significa lasciare il mondo un po' meglio di come lo si è trovato.
Niente ha successo come il successo.
Un inventore fallisce 999 volte, e se ha successo una volta, è fatta. Egli tratta i suoi insuccessi semplicemente come tiri di prova.
Quaggiù il successo è il solo metro di giudizio di ciò che è buono o cattivo.
Posso dire onestamente che non mi ha mai interessato la questione del successo come un'impresa. Se io sentivo che era la cosa giusta da fare, ero dalla sua parte indipendentemente dal possibile esito.