I miei pensieri sono stelle che non riesco a far convergere in costellazioni.
È questo il problema del dolore. Esige di essere sentito.
Vedi, metto tra i denti la cosa che mi può uccidere, ma non gli do il potere di farlo.
San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla.
Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno giuro che lo farò...
Riconoscere le stelle è una questione di diletto, di divertimento. Il piacere di trasformare un mondo sconosciuto e monotono in un mondo meraviglioso e familiare. Bisogna prendere confidenza con il cielo, per "abitarci" e sentirsi come a casa propria.
Le stelle sono buchi nel cielo da cui filtra la luce dell'infinito.
Così è la notte, una folla di madri illuminate, che si chiamano stelle.
Se guardi il cielo e fissi una stella, se senti dei brividi sotto la pelle, non coprirti, non cercare calore, non è freddo ma è solo amore.
Che tu possa avere, sempre, il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle.
Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo, se stai guardando il cielo è perché credi ancora in qualcosa.
Le stelle sono come gli animali allo stato selvatico. Possiamo vederle giovani, ma non la nascita vera e propria, che è un evento nascosto e segreto.
I sogni sono come le stelle, basta alzare gli occhi e sono sempre là.