L'ignoranza non sarebbe l'ignoranza, se non si reputasse da più che la scienza.
Si possono ignorare moltissimi libri, senz'essere, per questo, un ignorante.
A chi calcola troppo, come a chi calcola troppo poco, il conto della vita non torna mai.
Il primo miracolo della generosità è di riconoscere e confessare il proprio torto.
Distruggete, se vi riesce, tutte le illusioni: da ultimo rimarrete con l'illusione di poter vivere senza illusioni.
L'odio non sempre nuoce a chi è odiato; sempre a chi odia.
Quando l'ignoranza si mette a osare, essa ha in sé una bussola. Quella bussola è l'intuizione del vero, più chiara talvolta in uno spirito semplice che in uno spirito complicato.
Per combattere l'ignoranza si può cominciare dove si vuole. Il mio insegnamento è "impara ogni giorno almeno una cosa nuova, se lo fai cambi la vita (in meglio)".
Da quando l'ignoranza è diventata un punto di vista?
Le sole conquiste che non lasciano nell'animo amarezza sono quelle che si vincono contro l'ignoranza.
In nulla crediamo così fermamente quanto in ciò che meno conosciamo.
Gl'ignoranti hanno questo di comune con gli empi: quando sono nel profondo, disprezzano.
I personaggi pubblici di oggi non sanno più scrivere i loro stessi discorsi o libri, e ci sono anche alcune prove che non sanno nemmeno più leggerli.
La meraviglia è l'effetto della novità sull'ignoranza.
L'ignoranza è l'origine di tutti i mali.
Nell'indifferenza etica crescono i pregiudizi, nell'ignoranza si cementano gli odi e i sospetti; nella perdita dei valori della cittadinanza, scritti mirabilmente nella nostra Costituzione, fermentano i germi di nuove violenze.