Matrimonio = guerra e necessità; vita da single = pace e prosperità.
Se la nostra vita fosse senza fine e senza dolore, a nessuno forse verrebbe in mente di domandarsi perché il mondo esista e perché sia fatto proprio così, ma tutto ciò sarebbe ovvio.
La sorte più felice tocca a colui che passa la vita senza eccessivi dolori sia spirituali sia fisici, non già a colui che ha avuto in sorte le gioie più vive o i maggiori godimenti.
La gente comune si preoccupa unicamente di passare il tempo; chi ha un qualche talento pensa invece a utilizzarlo.
L'egoismo teoretico possiede la coerenza della pura follia; esso non abbisogna di confutazione - che è impossibile - bensì di cure.
Vi sono due tipi di scrittori: coloro che scrivono per amore della cosa, e coloro che scrivono per scrivere. I primi hanno avuto idee oppure esperienze che sembrano loro degne di essere comunicate; i secondi hanno bisogno di denaro e perciò scrivono per denaro. Essi pensano al fine di scrivere.
Le uniche donne che vale la pena di sposare, sono quelle che non ci si può fidare a sposare.
Il divorzio è l'ammissione di una sconfitta. Come il matrimonio.
Se i coniugi non vivessero insieme, i buoni matrimoni sarebbero più frequenti.
Poiché la legge proibisce di tenere in casa animali selvaggi e gli animali domestici non mi danno alcuna soddisfazione, preferisco non sposarmi.
I matrimoni riusciti si fondano più sulle bugie ben dette che sulle reciproche fedeltà.
Sono sempre stato dell'opinione che un uomo che desidera sposarsi dovrebbe sapere o tutto o niente della vita.
Non conosco migliore scuola di anarchia del matrimonio indissolubile.
Nessun uomo sposato è davvero felice se deve bere del whisky peggiore di quello che era solito bere da scapolo.
Sa qual è il vero fascino del matrimonio? È che rende l'inganno una necessità per le due parti.
I coniugi debbono vivere insieme per punizione di aver commesso la stupidaggine di essersi sposati.