Non si possono separare i problemi sociali da quelli sanitari.
L'importante è umanizzare questo mondo che sta diventando freddo, cinico, crudele, troppo soggetto alle leggi della biologia. Prendiamoci la responsabilità di umanizzarlo prima che la sofferenza esploda.
Come è bello essere ben nutriti, sani e gentili allo stesso tempo.
Le condizioni della propria salute, lo stato del tempo, le meraviglie della natura, sono argomenti che occupano assai raramente i pensieri dell'uomo comune che non abbia ancora raggiunto i trentacinque anni.
L'odio è un veleno prezioso più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore.
La salute non analizza se stessa e neppure si guarda allo specchio. Solo noi malati sappiamo qualche cosa di noi stessi.
La salute si basa sulla felicità: dall'abbracciarsi e fare il pagliaccio al trovare la gioia nella famiglia e negli amici, la soddisfazione nel lavoro e l'estasi nella natura delle arti.
Bisogna vincere le sofferenze morali che finiscono per rovinar la salute, perché l'amore non resiste a lungo al letto d'un malato.
Sicome il mangiare sanza voglia fia dannoso alla salute, così lo studio sanza desiderio guasta la memoria, e no' ritiene cosa ch'ella pigli.
Salute è una parola che non vi sarebbe alcun inconveniente a cancellare dal nostro vocabolario. Per parte mia io conosco soltanto persone più o meno colpite da malattie più o meno numerose, a evoluzione più o meno rapida.
La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente.
In fin dei conti è sempre il fattore morale che opera la scelta tra malattia e salute.