Tutta la saggezza è saggezza dopo l'accaduto.
L'organizzazione esiste solo nell'occhio dell'osservatore.
Solo il saggio è contento delle cose sue; gli sciocchi, invece, sono tormentati dal disgusto di se stessi.
Si incomincia a diffidare delle persone molto sagge quando sono in imbarazzo.
Le donne ragionevoli e responsabili non vogliono votare.
La saggezza ci arriva quando non ci serve più.
Lo stupido non perdona e non dimentica. L'ingenuo perdona e dimentica. Il saggio perdona, ma non dimentica.
Il silenzio può talvolta fare le veci della saggezza per il povero di spirito e della sapienza per l'ignorante.
Il silenzio per i saggi è una risposta.
Il superficiale considera la libertà un disimpegno da ogni legge, da ogni impedimento. Il saggio vede in essa, al contrario, la potente Legge delle Leggi.
Il saggio si plasma la fortuna da solo.
Trai vantaggio dai consigli che un saggio mette egli stesso in pratica.